domenica 25 novembre 2012

Vettel campione, Alonso blasone e poco altro


Vettel ha vinto il terzo mondiale piloti consecutivo. La Reb Bull ha vinto (con una gara di anticipo) il tuo terzo mondiale costruttori consecutivo.
Sono numeri impressionanti se si considera che quattro anni fa, la Reb Bull e Vettel persero il mondiale pur avendo la macchina più veloce (ricordate la storia della Brawn Gp...).
Ad un'attenta analisi, Vettel ha vinto in tre diverse condizioni: favorito dagli errori altrui (2010), con una macchina clamorosamente superiore (2011), lottando gara dopo gara reggendo la pressione (2012). E Alonso? Il primo anno in Ferrari ha perso per colpa di una strategia errata; il secondo per manifesta inferiorità e... quest'anno?
Quest'anno la sua monoposto era inferiore a quella degli avversari (Red Bull e McLaren) e la sua stagione è stata praticamente perfetta tranne gli ultimi due GP. Perché la settimana scorsa ad Austin è stato costantemente più lento di Massa (di Massa!?!) e oggi non ha gareggiato da campione, bisogna dirlo. Asciutto, leggera pioggia, asciutto, pioggia battente. Le condizioni della pista sono mutate constantemente e da lui ci si aspettava la zampata vincente. Ricordo quando Schumacher con una macchina inferiore vinceva (tutte) le gare con condizioni di pista difficili. Alonso lo ha fatto in più occasioni nel 2012, ma oggi è mancato. A ben pensarci, è successo tutto ciò che lui si augurava: pioggia, concitazione e incidente di Vettel. Bene, bastava che lui corresse da campione del mondo per vincere il mondiale. Oggi non lo ha fatto. E i numeri, adesso, parlano chiaro. Vettel, 25 anni e 3 mondiali; Alonso, 31 anni e 2 mondiali.
Alonso è mancato nei  momenti cruciali della sua carriera: quando c'era da fare il salto di qualità, ha fatto degli errori di valutazione.
Vinti i due mondiali nel 2005 e nel 2006, passa alla McLaren compiendo un primo, fatale, errore. Lite con Hamilton, allora esordiente, e terzo posto nel mondiale. Via dalla McLaren, in attesa di un sedile in una squadra di vertice, torna mestamente alla Renault dove trascorre due stagioni anonime (secondo, fatale, errore). Nel 2010 può scegliere fra Ferrari e Reb Bull (accanto a Vettel). Sceglie la Ferrari compiendo un altro errore. Certo, potrà ancora vincere molto in Ferrari, tuttavia questi 3 anni sono passati senza nessuna affermazione. C'è da dire che Schumacher il primo mondiale con la Ferrari lo vince a 31 anni e dopo “quattro” tentativi. Insomma, Alonso rimane un grande pilota, ma, dopo oggi, gli rimane il blasone e poco altro. Non è una condanna, ma il tempo adesso è suo nemico. Vettel lo ha scavalcato in ciò che conta: vincere.

Francès

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