Vuoi che ceno con un mio coinquilino che
guarda molti talk-show, vuoi che mi è venuta voglia di guardare, seppur a
stento, la tv, insomma ho seguito un paio di puntate del programma di Facci e
Lusenti.
Riguardo al programma, pessimo. È condotto
a casaccio, senza ordine e senza idee. Facci lascia liberi che gli ospiti dichino ciò che voglino.
Proverò a fare delle critiche puntuali e
non generiche (motivo per cui ho deciso di aprire questo blog). In particolare, mi soffermo su tre domande poste a tre
ospiti in tre serate diverse.
Ieri Giannino, oggi Toscani, l’altro giorno Ingroia. Ognuno
non riesce a dare una risposta convincente e coerente con la propria posizione
e con la propria vita personale.
A Ingroia è stato chiesto come sia
possibile che un magistrato possa intervenire in uno spazio che non fa
informazione ma propaganda come il blog di Grillo. Ingroia, al minimo del
pudore, se la ride esprimendo un concetto pericolosissimo: se il CSM sbaglia a criticarlo. Non poteva dire cosa più anti-democratica. In
senso istituzionale, intendo. La magistratura rappresenta il potere giudiziario
e deve essere al di sopra delle parti. E non può fare politica. E non può
schierarsi a favore o contro un partito. E lui ha addirittura messo in
discussione il CSM cioè la magistratura cioè se stesso.
A Giannino viene posto un quesito (un
fuori programma a detta di Facci), ossia perché veste in maniera così indecente. Il
nostro eroe accenna a un sorriso, poi ha un attimo di smarrimento, la fronte secerne ancora più sudore e via alla
cazzata. Ha affermato che da quando può permetterselo si disegna lui stesso i
vestiti per polemizzare contro i politici. I vestiti dei politici non hanno
colore, sono troppo classici. Ora, a parte che forse ha dimenticato il modo di
vestire di Berlusconi, tuttavia anche qui c’è un senso anti-democratico in
questa affermazione. Vi ricordate quando si parlava del politico di
professione, o quando si diceva che chi rappresenta lo Stato deve essere
sobrio, parco e via dicendo?
Toscani ce l’ha con i
bocconiani, i politici, la casta, la tv. E con Andreotti, reo di aver governato
40 anni senza aver mai fatto una legge. La domanda che gli viene rivolta è pungente e la risposta la si trova nel cercare di evaderla. Gli viene chiesto (cito a memoria): "Lei che ha fatto il bidè a Benetton,
che è stato il cocco del potere, non faccia adesso il Che Guevara della
situazione. Cosa ha fatto quando era assessore a Salemi?"
E lui? Ride a più non posso, avverte un attimo di tensione e si difende passando all'attacco: "Dagospia! Dagospia!”
E lui? Ride a più non posso, avverte un attimo di tensione e si difende passando all'attacco: "Dagospia! Dagospia!”
Dopo aver criticato con
riferimenti precisi alcune delle cose che non mi son piacute, mi fermo.
Potete essere d'accordo o meno con la mia opinione, e per me l'obiettivo è quasi raggiunto. Chiudo il post imitando Grillo per farvi capire come in discorsi come i suoi non si può prendere posizione. Ecco cosa avrebbe scritto:
"Io lo sapevo che finiva così. Sono tutti uguali. Sei un politicizzato Ingroia, quando hai tempo scrivi qualcosa sul mio blog; Giannino disfattista e borghese con Toscani
ladro.Via tutti. I politici sono degli imbecilli. Spegnete la tv. Accendete il mio blog. Democrazia, mia, tua, di tua madre, di tutti. Eccola qua. Toccala.
Francès
Nessun commento:
Posta un commento