martedì 10 luglio 2012

Ognuno Facci ciò che gli pare

Ogni sera LA7 trasmette In onda alle 20.30, credo.  
Vuoi che ceno con un mio coinquilino che guarda molti talk-show, vuoi che mi è venuta voglia di guardare, seppur a stento, la tv, insomma ho seguito un paio di puntate del programma di Facci e Lusenti.

Riguardo al programma, pessimo. È condotto a casaccio, senza ordine e senza idee. Facci lascia liberi che gli ospiti dichino ciò che voglino.

Proverò a fare delle critiche puntuali e non generiche (motivo per cui ho deciso di aprire questo blog). In particolare, mi soffermo su tre domande poste a tre ospiti in tre serate diverse.
Ieri Giannino, oggi Toscani, l’altro giorno Ingroia. Ognuno non riesce a dare una risposta convincente e coerente con la propria posizione e con la propria vita personale. 
A Ingroia è stato chiesto come sia possibile che un magistrato possa intervenire in uno spazio che non fa informazione ma propaganda come il blog di Grillo. Ingroia, al minimo del pudore, se la ride esprimendo un concetto pericolosissimo: se il CSM sbaglia a criticarlo. Non poteva dire cosa più anti-democratica. In senso istituzionale, intendo. La magistratura rappresenta il potere giudiziario e deve essere al di sopra delle parti. E non può fare politica. E non può schierarsi a favore o contro un partito. E lui ha addirittura messo in discussione il CSM cioè la magistratura cioè se stesso.
A Giannino viene posto un quesito (un fuori programma a detta di Facci), ossia perché veste in maniera così indecente. Il nostro eroe accenna a un sorriso, poi ha un attimo di smarrimento, la fronte secerne ancora più sudore e via alla cazzata. Ha affermato che da quando può permetterselo si disegna lui stesso i vestiti per polemizzare contro i politici. I vestiti dei politici non hanno colore, sono troppo classici. Ora, a parte che forse ha dimenticato il modo di vestire di Berlusconi, tuttavia anche qui c’è un senso anti-democratico in questa affermazione. Vi ricordate quando si parlava del politico di professione, o quando si diceva che chi rappresenta lo Stato deve essere sobrio, parco e via dicendo?  
Toscani ce l’ha con i bocconiani, i politici, la casta, la tv. E con Andreotti, reo di aver governato 40 anni senza aver mai fatto una legge. La domanda che gli viene rivolta è pungente e la risposta la si trova nel cercare di evaderla. Gli viene chiesto (cito a memoria): "Lei che ha fatto il bidè a Benetton, che è stato il cocco del potere, non faccia adesso il Che Guevara della situazione. Cosa ha fatto quando era assessore a Salemi?"
E lui? Ride a più non posso, avverte un attimo di tensione e si difende passando all'attacco: "Dagospia! Dagospia!” 

Dopo aver criticato con riferimenti precisi alcune delle cose che non mi son piacute, mi fermo.
Potete essere d'accordo o meno con la mia opinione, e per me l'obiettivo è quasi raggiunto. Chiudo il post imitando Grillo per farvi capire come in discorsi come i suoi non si può prendere posizione. Ecco cosa avrebbe scritto: 
"Io lo sapevo che finiva così. Sono tutti uguali. Sei un politicizzato Ingroia, quando hai tempo scrivi qualcosa sul mio blog; Giannino disfattista e borghese con Toscani ladro.Via tutti. I politici sono degli imbecilli. Spegnete la tv. Accendete il mio blog. Democrazia, mia, tua, di tua madre, di tutti. Eccola qua. Toccala.

Francès

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