Con la ricostruzione completa i costi
probabilmente sarebbero più alti nel breve periodo. Ma anche più
quantificabili. E sicuramente minori nel lungo periodo. Gli interventi di ristrutturazione
hanno il vantaggio di costare meno nel breve periodo. Tuttavia nel lungo
periodo è più difficile prevederne le spese e quindi non è detto che si
risparmi.
Questo scenario non va bene per una
grande casa messa malissimo, l’Italia. Ad
oggi pensare di rifondarla da zero è impensabile in quanto non abbiamo una
nuova classe dirigente ma qualche delfino
(Alfano), qualche vecchio giovane (Renzi) e qualche buon elemento che però non
ha l’esperienza e la forza necessaria gestire un Paese (Pizzarotti).
Non possiamo rottamare (termine che,
ironia della sorte, mi ricorda il vecchio
Grillo) tutti i politici, dobbiamo tenerci stretti Monti e continuare a toppare
i buchi in attesa di tempi migliori.
Passi la restaurazione, ma la
Restaurazione no. Quella che ricorda il famoso Congresso di Vienna dobbiamo
evitarla.
Andiamo ai fatti e cerchiamo di capire perché.
Il primo luglio c’è stato il congresso della
Lega. Obiettivo non dichiarato: riacquistare la credibilità smarrita negli
ultimi mesi. Bossi lascia la guida del partito a Maroni. Passano due settimane
e arriva l’annuncio della nuova discesa
in campo di Berlusconi che mette – almeno momentaneamente - da parte Alfano (state tranquilli che ci
sarà spazio e tempo per vederlo al governo). Adesso aspettiamo le prossime
mosse di Fini e Casini; poi c’è Grillo che continuerà a gettare melma a destra
e a manca. E la sinistra lottare contro se stessa.
A conti fatti, l’unica novità sembra Grillo.
Grillo che prende, licenzia, assume, estirpa, infila dentro, brasa qualsiasi
suo suddito come un dittatore. Ma siamo sicuri che è una novità?
Nel 1994 ci furono alcuni cambi:
Berlusconi per Craxi e Di Pietro per l’italiano.
Adesso abbiamo Berlusconi per Berlusconi-Alfano,
Bossi per Maroni (anche se sono così sicuro che il caro Umberto ci torturerà
ancora), Grillo per qualche barzelletta di Berlusconi mista a qualche
parolaccia di Sgarbi. A sinistra Renzi per Prodi.
Al centro Casini è sempre lì. Fini sta
alla destra di chiunque.
Pensate, sono passati 18 anni. Mussolini
è stato al potere per un ventennio. Infine aggiungo che candidarsi sei (SEI) volte
lede il concetto di democrazia.
Gradirei una restaurazione senza
Restaurazione.
Francès
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