Delle tre proposte di
Renzi relativamente all'argomento “legge elettorale”, ne
condivido una (il modello a doppio turno alla francese). Penso però
che la via più semplice per arrivare alle elezioni con un sistema
credibile sia quello di rivedere l'attuale modificandolo anche in
conseguenza del parere espresso dalla Corte Costituzionale.
Il Porcellum
potrebbe essere rivisto perché in fin dei conti non è un sistema
così scandaloso per come lo si vende. Ci sono tre i punti criminosi
che vanno cancellati perché frutto di idee perverse e speculative:
- il premio maggioranza differenziato
- le liste bloccate
- le candidature in più collegi
Sul
premio di maggioranza
su base nazionale alla Camera e su base regionale al Senato si è già
detto tanto: c'è il grande rischio di avere due maggioranze diverse
nei due rami del Parlamento. Sarebbe meglio convergere in uno o
nell'altro senso (propendo per quello su base nazionale).
La
lista bloccata non è
un concetto errato in assoluto e ha senso se il numero dei candidati
di ogni lista è il più vicino possibile al numero massimo dei
candidati eleggibili in ogni circoscrizione (e ancora meglio se
quest'ultimi sono conosciuti a livello locale); invece il Porcellum
ha permesso di schierare una
rosa sterminata di candidati in proporzionale al numero massimo di
candidati eleggibili. Ma il disastro si è verificato poiché ogni
partito ha scelto chi eleggere in Parlamento a tavolino dopo
le elezioni a causa anche delle candidature in più
collegi. Faccio sempre un
esempio banale: ammettiamo che sono presente in più circoscrizioni e
arrivo primo in una circoscrizione, terzo in un'altra e quarto in
un'altra ancora. Il giorno dopo le elezioni posso decidere da quale
circoscrizione essere eletto facendo così scorrere le preferenze
nelle altre. Il risultato è che un candidato può essere ripescato e
quindi eletto anche se non si trova in una posizione che glielo
consentirebbe.
Detto
ciò, penso che il doppio turno alla francese sarebbe un bel passo
avanti in Italia in quanto garantirebbe una maggiore stabilità e
continuità politica e costringerebbe i partiti a responsabilizzarsi.
Ve lo immaginate Grillo “costretto” a governare? Invece di urlare
inopportunamente contro tutto e contro tutti, dovrebbe costruire,
edificare, dirigere. In altre parole, dovrebbe esporsi a sue spese e
dovrebbe dimostrarci di avere delle idee che possano permettere di
governare e di risalire la china. Insomma, le sue chiacchiere
teoriche dovrebbero trovare attuazione pratica. Stessa cosa per
Renzi, riuscirà ad essere all'altezza? Visto che propone, propone e
propone. E propone e propone e propina soluzioni a destra e a manca,
riuscirà a prendere una posizione stabile, fissa e soprattutto degna
di nota? O, con la scusa che siamo noi elettori a dover decidere
sulle nostre sorti, continuerà a deliziarci di elenchi insulsi e
generici su ogni argomento?
Insomma,
quest'ultimo modello ci consentirebbe di capire il reale valore dei
nostri politici al netto di inciuci,
allenze, compromessi. Non avrebbero insomma più la scusa retorica
che è sempre colpa degli accordi di partito, delle coalizioni e
quindi degli altri che non la pensano come loro.
Francès
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