Il
liberismo, questa forma di liberismo, deve avere oggettivamente i giorni
contati. Perché il sistema è talmente marcio da essere ormai putrido.
Porto un
esempio.
Lo Stato è
sotto scacco da Marchionne. Ora, non da Marchionne nel senso fisico del
termine, ma da quelli che incarnano gli interessi di Marchionne e da quelli che
ragionano come Marchionne.Vediamo
rapidamente perché:
- Se lo Stato dovesse aiutare la Fiat che dovremmo dire dell’austerità, del debito pubblico da risanare? E di tutti i sacrifici? E dei tagli? Gioverebbero alla Fiat. Ma per quanto tempo? Non c’è il rischio che fra qualche anno si ritornerebbe al punto di partenza come succede puntualmente da cinquanta (50) anno? Classico esempio di costi diffusi e benefici concentrati
- Se lo Stato dovesse lasciare al proprio destino la Fiat, il problema uscirebbe dalla porta per entrare dalla finestra. Marchionne chiuderebbe gli stabilimenti che reputa “inutili e dispendiosi” passando la patata bollente allo Stato stesso. Tutti in cassa integrazione con conseguente spreco di risorse in quanto con la cassa integrazione l’operaio non ha la garanzia di ritrovare un posto di lavoro
Chi ci
rimette è lo Stato sempre e comunque. E, come tutti sanno, lo Stato non è un’entità
metafisica o astratta. Lo Stato è la rappresentazione dei cittadini italiani. Ciò
vuol dire che abbiamo perso noi. E che dobbiamo pagarla comunque noi.
Ora mi
chiedo: una forma di liberismo che regala le proprie disfunzioni allo Stato quanto
è poi così liberista? Non è l’apologia del comunismo (rigorosamente scritto a
lettera minuscola), ci mancherebbe.
Francès
PS: L'incipit del post è "liberamente" ispirato alla canzone dei Baustelle Il liberismo ha i giorni contati. Canzone a me molto cara.
PS: L'incipit del post è "liberamente" ispirato alla canzone dei Baustelle Il liberismo ha i giorni contati. Canzone a me molto cara.